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Lex 180: l’intervista

Pubblicato da FutuRadio Web martedì 26 aprile 2011 , , , ,

Quando ci hanno contattati si sono presentati in punta di piedi: “La nostra musica non ha pretese, per noi l’importante è divertirci e divertire il nostro pubblico”. Poi, in seguito, abbiamo scoperto che i Lex 180 già vantano un seguito di tutto rispetto nonché le attenzioni di importanti media (recente è l’intervista che il gruppo ha rilasciato al Resto del Carlino). Giuseppe, Nicola, Filippo, Carlo e Andrea hanno fondato la band, attiva nella zona di Senigallia, nel 2004 e come molti gruppi formati per lo più da giovani anche loro “sono partiti dal liceo, dalle assemblee di istituto e dalla sala prove della nostra scuola”. L’idea dei Lex 180 è quella di divertire, dicevamo in apertura. Ed è vero, basta ascoltare l’ironico Viva la fuga per rendersene conto. Ma attenzione: il punk dei cinque giovani scalmanati di Senigallia non è fatto solo per ridere. La loro è buona musica, altroché.

La vostra musica riesce ad accomunare l’originalità del sound ad una stravagante ironia. Da cosa deriva questa scelta?

Nasce principalmente dall'esigenza di non prenderci mai sul serio. L'ironia delle nostre canzoni ci fa ricordare che non siamo dei “professionisti” della musica, magari con l' onere di sperimentare qualcosa di forzatamente alternativo. il nostro unico obiettivo è quello di divertirci e divertire chi ci ascolta, il resto, secondo noi, viene da sè... ma per coinvolgere il nostro pubblico diamo il massimo, perchè siamo soddisfatti solo se facciamo bene la nostra musica ed i nostri spettacoli, al meglio delle nostre possibilità.

Perché cantare esclusivamente in italiano pur proponendo un genere, il punk, poco seguito nel nostro Paese?

Siamo nati in Italia e non cantiamo in italiano per patriottismo. Prendiamo atto di quello che siamo senza scimmiottare a tutti i costi culture molto distanti dalla nostra. Ad esempio, qualcosa di banale cantato in inglese può sembrare una figata pazzesca. Con l'italiano, invece, sembra sempre di essere scontati, a meno che non ti metti a parlare di temi impegnati o di politica anche se in maniera molto generalizzata. Però raccogliamo la sfida, cercando di trovare una nostra dimensione artistica, che sia autentica e distinta dalle mode o da semplici esercizi di stile.

Avete altri album all’attivo?

VIVA LA FUGA è il nostro primo vero lavoro autoprodotto, attualmente stiamo registrando nuovi brani per il prossimo album... non vogliamo fossilizzarci su un solo lavoro, ma proporre qualcosa di nuovo ogni volta che è possibile.

Come vi vedete da grandi? Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Più che da grandi, da vecchi ci vediamo in sala prove dopo aver lasciato a casa le “uniformi” da lavoro, per sfogarci e divertirci ancora insieme attraverso la musica. I Lex 180 collaborano al progetto del Movimento Rock Senigallia ovvero una associazione formata da band locali, come noi, che ha come scopo quello di diffondere una buona cultura musicale partendo dal nostro territorio, organizzando eventi, spazi e manifestazioni che servano anche a sostenere le band emergenti. Anche questo è un progetto in cui crediamo molto.

(fabio germani)


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